Cuoco in bicicletta, Giro D'italia 2017
“Sempre più in alto” recitava un vecchio spot anni ’80. Anche il cuoco in bicicletta sente il bisogno di alzare l’asticella e il percorso del Giro d’Italia 2017 gli offre l’occasione migliore: il Passo dello Stelvio. Prima di affrontare il versante valtellinese della Cima Coppi di questa edizione della corsa rosa, occorre riscaldarsi a dovere. Sulle rampe di un altro mito del ciclismo: il Passo del Mortirolo.

All’inizio del Mortirolo appare un cartello minaccioso.
Ovviamente per fare la doppietta e godersela occorrono due giorni di pedalate. Il giorno precedente alla gara la strada che sale al Mortirolo è già attrezzata per i corridori e piena di cicloamatori in attesa della gara. La salita è veramente dura, anche se il versante camuno è quello più semplice. La compagnia di altri ciclisti sulla salita aiuta e da la giusta spinta morale.

Il passo è affollato e la divisa la cuoco ancora riposta nelle borse.

Bormio si svuota e i tifosi iniziano la salita al Passo dello Stelvio.

La prima birra mi è offerta un tizio slovacco che dice di essere anche lui un cuoco.

No Positivi al Luppolo, no Giro d’Italia.

La cucina italiana è globalmente apprezzata, si sà.

Que se come hoy? Purito Rodriguez vuol conoscere il menù.